EUROVISION 2024 - TUTTI I LOOK DELLA FINALE

EUROVISION 2024 - TUTTI I LOOK DELLA FINALE

Vince la Svizzera con Nemo, dai ricci capricciosi e gli occhi con cristalli, ma anche gli altri beauty look sono stati spettacolari, con unghie graffianti, chiome lunghissime, make-up metallici e glitterati. E poi c'era lei, la nostra elegante Angelina Mango, arrivata settima. Dalla Malmö arena, tutti i concorrenti ci hanno regalato i trend più virali del momento, interpretati secondo la visione estetica del paese d'origine. Ve li raccontiamo

Alcaraz in puro disco style: onde e trucco glowy.

Swedish pop group Alcazar performs at the end of the final of the 68th Eurovision Song Contest  2024 on May 11 2024 at...
Swedish pop group Alcazar performs at the end of the final of the 68th Eurovision Song Contest (ESC) 2024 on May 11, 2024 at the Malmo Arena in Malmo, Sweden. (Photo by Jessica GOW / TT NEWS AGENCY / AFP) / Sweden OUT (Photo by JESSICA GOW/TT NEWS AGENCY/AFP via Getty Images)JESSICA GOW/Getty Images

Loreen, la cantate svedese che ha vinto Eurovision Song Contest 2023, sembra una replica di Edward mani di forbice, con i suoi mega artigli e l'hair style scapigliato.

Loreen.
Loreen. (Photo by Jens Büttner/picture alliance via Getty Images)picture alliance/Getty Images

E infine arrivano le nazioni concorrenti, non solo le big five, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, quelle che sin dall'inizio hanno sostenuto economicamente l'Unione europea di radiodiffusione, e la Svezia paese ospitante che si è esibita per prima, ma anche tutte le altre. Guardate qui nella gallery i beauty look degli artisti che si sono esibiti nella serata e i nostri commenti.

Eden Golan.
picture alliance/Getty Images

Eden Golan - Israele

Con onde morbide e lunghissime da divinità mitologica, in contrasto con le unghie lunghissime e rosse dalla punta quadrata.

Tali.
TOBIAS SCHWARZ/Getty Images

Tali - Lussemburgo

Con maxi trecce effetto bubble e smokey eyes, uno stile personaggio manga.

 

Maria Mery Bas del duo Nebulossa.
TOBIAS SCHWARZ/Getty Images

Maria Bas dei Nebulossa - Spagna

La versione spagnola di Rettore con i capelli biondo ghiaccio, è un ritorno al passato.

Energetica in stile Y2K il look da festival goes è servito.
picture alliance/Getty Images

Marina Satti - Grecia

Energetica, in stile Y2K, il look da festival goes è servito.

 

Tra folk ed etnico le sue trecce ci fanno impazzire e il cat eye è quel guizzo sbarazzino e malizioso che ci sta..
TOBIAS SCHWARZ/Getty Images

Jaklin Baghdasaryan del duo Ladaniva - Armenia

Tra folk ed etnico, le sue trecce ci fanno impazzire, e il cat eye è quel guizzo sbarazzino e malizioso che ci sta..

Iolanda Costa.
TOBIAS SCHWARZ/Getty Images

Iolanda Costa - Portogallo

A tutto occhi: cristalli sparsi sulle palpebre, bold double cat eye bianco e nero, decisamente aerodinamico. Ovviamente con sleek hair. Anche lei con unghie extra-long e decoratissime.

I capelli lunghi soffici ondulati e voluminosi con frangia alla Taylor Swift sono i protagonisti assoluti del look.
TOBIAS SCHWARZ/Getty Images

La cantante della band Gate - Norvegia

I capelli lunghi, soffici, ondulati e voluminosi, con frangia alla Taylor Swift sono i protagonisti assoluti del look.

Bambie Thug.
picture alliance/Getty Images

Bambie Thung - Irlanda

Ciglia come artigli, sparkle sulle palpebre, grillz sui denti, ombré lips, viso sbiancato e manicure graffiante, e chi più ne ha più ne metta: il look satanico è servito.

 

La perfetta popstar con coda lunga e liscia alla Arian Grande makeup smokey e tanta energia.
TOBIAS SCHWARZ/Getty Images

Marie-Sophie Kreissl - Austria

La perfetta pop-star: con coda lunga e liscia alla Arian Grande make-up smokey e tanta energia.

 

Windows95man
Martin Sylvest Andersen/Getty Images

Capelli e baffo biondo, non vi fanno fare un tuffo nel passato del soft porn '70?

Windows95man - Finlandia. (Photo by Martin Sylvest Andersen/Getty Images)

 

Baby Lasagna
Martin Sylvest Andersen/Getty Images

Baby Lasagna - Croazia

Favoloso il grigio del cantante croato. Da copiare

 

Credits by Vanity Fair 


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