La Kalush Orchestra si è imposta grazie al voto popolare che ha permesso alla band di rimontare il voto delle giurie tecniche. Mahmood e Blanco chiudono al sesto posto
ROMANIA - WRS – “Llámame” – Voto 2
Comunque, se Diodato voleva rifarsi dell’anno scorso e partecipare sotto mentite spoglie poteva anche portare una canzone decente. Ste robette spagnoleggianti allargano il buco dell’ozono della musica, entro breve squaglieremo tutti al ritmo di reggeaton e ce lo saremo meritati.
PORTOGALLO - MARO – “Saudade, Saudade” – Voto 6,5
Un brano meritevole di attenzione, i portoghesi hanno questa malinconia dentro, rispolverarla con sonorità contemporanee è un ottimo esperimento.
FINLANDIA - The Rasmus – “Jezebel” – Voto 5,5
L’esibizione dei The Rasmus è talmente old style che a Cattelan è tornato il caschetto biondo dei tempi di MTV.
SVIZZERA - Marius Bear – “Boys Do Cry” – Voto 4
Col senno di poi, a sapere che avremmo dovuto ascoltare questa noia mortale di canzone due volte, non avremmo pagato le bollette della luce, magari facevano in tempo a staccarcela.
FRANCIA - Alvan & Ahez – “Fulenn” – Voto 5
Mischione indefinito di generi in salsa bretone. Niente di convincente, niente di coinvolgente, anzi, anche un vago fastidio.
NORVEGIA - Subwoolfer – “Give That Wolf A Banana” – Voto 7
La loro simpatia, con quelle maschere non solo buffe, ma anche abilmente utilizzate, rischia di oscurare la validità di un pezzo che riflette l’estrosità del progetto musicale. D’altra parte, con quelle maschere cosa avrebbero dovuto cantare, “La donna cannone”?
ARMENIA - Rosa Linn – “Snap” – Voto 6
Si, ma perché in pigiama? X-Factor esci da questo Eurovision!
ITALIA - Mahmood & Blanco – “Brividi”
Il voto non lo mettiamo, la canzone è splendida, facilmente assimilabile anche per chi non parla l’italiano, per noi è chiaramente un’altra cosa. Mahmood e BLANCO sul palco hanno una grande intesa, “Brividi” emoziona senza lasciare scampo, a distanza di mesi dalla vittoria al Festival di Sanremo ancora non stanca, come non stancano le canzoni destinate e diventare dei classici della storia della musica italiana, in questo senso “Brividi” potrebbe essere il primo grande evergreen del new pop nostrano.
SPAGNA - Chanel – “SloMo” – Voto 3
La Spagna ha attaccato Mahmood e BLANCO sostenendo che la nostra tattica, come se ne avessimo una, era catturare l’attenzione del pubblico omosessuale, loro invece proponendo una cubana che twerka vestita da Orietta Berti esattamente a chi puntano? Ai circoli di lettura? Ai club di scacchi? Ai fan di Toto Cutugno? Il brano è uno di quei reggaeton che ti fanno venir voglia di farti esplodere.
OLANDA - S10 – “De diepte” – Voto 6
La giovane e gelida S10 ha dichiarato di essere fan di Cristiano Malgioglio, cos’altro serve per essere messa alla porta? Brano senz’anima.
UCRAINA - Kalush Orchestra – “Stefania” – Voto 8
Il brano funziona, bello anche l’omaggio a Mauro Repetto, forte fino a diventare ossessionante l’assolo di flauto sul ritornello. Piccola nota di colore: il tizio vestito con la pelliccia nera, sulla destra dello schermo, è Achille Lauro, che, dopo San Marino, si è intrufolato tra gli ucraini fiutando la vittoria. Tana per Lauro. Alla fine, come previsto, vincono.
GERMANIA - Malik Harris – “Rockstars” – Voto 7
Si, ok, gran bel pezzo pop, dinamico, cool, voce pulita, bella presenza…tutto ok. Ma, ehi amico, perché non lo canti in tedesco? Paura eh…?
LITUANIA - Monika Liu – “Sentimentai” – Voto 5
Non sappiamo di che parla questa canzone ma crediamo che questa ragazza dallo sguardo triste voglia avvisarci di qualcosa. Si muove sul palco guardinga, tenta di comunicare con gli occhi, come se ci fosse un cecchino pronta ad abbatterla.
AZERBAIJAN - Nadir Rustamli – “Fade To Black” – Voto 4,5
Se non vi sentite realizzati nella vita trasferitevi in Azerbaijan e fate i cantanti. E se doveste pensare di non farcela ricordatevi di Nadir Rustamli, lì, a Torino, nel 2022, con quel pigiamone di flanella, in eurovisione, quell’aria drammatica e quel sudore impertinente.
BELGIO - Jérémie Makiese – “Miss You” – Voto 6,5
Perdonateci, ci siamo un attimo distratti durante l’esibizione, non riuscivamo a non pensare a quante braciole alla messinese mammà riuscirebbe ad avvolgere e congelare con la giacca di Makiese.
GRECIA - Amanda Georgiadi Tenfjord – “Die together” – Voto 7,5
Una volta chiusa l’esperienza Eurovision, Amanda rientrerà in Grecia per l’ultimo esame di medicina…ai nostri tempi in attesa dell’ultimo esame il nostro hobby era passare la notte con gli occhi spalancati fissi sul soffitto pensando a tutto ciò che sarebbe andato storto nella nostra vita. Vuole solo prendere tempo per non tornare sui libri, è chiaro, si è pure vestita da Nicole Kidman in “The Others”; nonostante ciò la canzone è una delle più belle dell’Eurovision.
ISLANDA - Systur – “Með hækkandi sól” – Voto 5
Verso la metà del pezzo ci viene il sospetto che non sia islandese ma una sorta di borbottio senza senso, come quello dei fidanzati quando litigano. Fosse vero diventerebbero le nostre eroine totali.
MOLDAVIA - Zdob si Zdub & Advahov Brothers – “Trenuletul” – Voto 10
L’ultima speranza di dare senso a questo festival musicale è premiare questi ragazzi, ma non con la vittoria stasera, proprio con un Nobel, un Oscar, la Presidenza degli Stati Uniti, qualcosa che riesca, anche lontanamente, a restituirgli la gioia che ci regalano con questo pezzone.
SVEZIA - Cornelia Jakobs – “Hold he closer” – Voto 9
Dopo i georgiani Circus Micus, ingiustamente esclusi, i mitici moldavi e i nostri Mahmood e BLANCO, certamente la migliore canzone in gara. Funziona benissimo, è potente e struggente, lei lo canta con disinvoltura e sfacciataggine; nessun effetto speciale, solo lei, a piedi nudi, su quel palco, sola con la propria canzone.
AUSTRALIA - Sheldon Riley – “Not The Same” – Voto 5
Quanto dareste se a fine esibizione il giovane Sheldon si togliesse la maschera e fosse Achille Lauro? Almeno ci darebbe un buon motivo per ricordarci di lui tra 30 secondi.
REGNO UNITO - Sam Ryder – “Space man” – Voto 5
Immaginatevi un hippy norvegese vestito come un ABBA che canta (bene) un brano extrapop simile a mille altri brani extrapop. Una gran noia. E rischiava perfino di vincere.
POLONIA - Ochman – “River” – Voto 5
Chissà se tutta questa disperazione ha ragione di esistere.
SERBIA - Konstrakta – “In corpore sano” – Voto 4
Se state immobili per tutta l’esibizione lei non vi vede, come i T-Rex; e forse vi salvate.
ESTONIA - Stefan – “Hope” – Voto 5,5
L’estone più sexy del 2020 propone un brano che sembra la versione contemporanea di una sigla di uno di quei telefilm anni ’80 in stile “Hazzard”.
via: CORRIERE
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